Affiorare e rituffarsi giù nel profondo blu, e ancora.
Armati di maschera e pinne si può scoprire un mondo, a pochi metri dalla spiaggia già il silenzio ti
avvolge e con lo sguardo scruti il fondale alla ricerca dell'inatteso.
Ancora qualche bracciata e poi ti puoi far trasportare dalla corrente, questo è il momento migliore perchè riesci a rilassarti e a scandagliare il fondo e l'orizzonte senza emettere rumori allarmanti per la fauna ittica.
Un nugulo di castagnole mulinella come spade di templari a difesa del santo sepolcro, sulla destra un polpo raccoglie a se gusci di conchiglie e si ritira dolcemente in uno stretto pertugio sotto uno scoglio, ecco che anche un sarago reale fa bella mostra di sè per qualche istante prima di inabbissarsi negli anfratti sottostanti. Ti volti e il riflesso del sole che attraversa il mare si scompone in mille luccichii, al
di la del suo alone scorgi un branco di cefali intenti a sondare la finissima sabbia alla ricerca di
cibo, ma non sono soli, qua e là alcune triglie sbaffettano sul fondale cercando di passare inosservate.
Che spettacolo! Adesso inizia un passerella di Occhiate e Mormore e più ti avvicini più loro, ad elastico, si allontanano da te.
Un respiro profondo e giù, radente il fondale cerchi un appiglio per non sprecare energie, poi intravedi l'entrata di una piccola grotta e decidi di avvicinarti, cautamente approdi al suo imbocco mentre le tue pupille si dilatano per contrastare la ridotta visibilità. Ancora un istante, il fiato ti manca e, mentre pensi che è giunto il momento di risalire, una cernia si stacca dall'anfratto dove riposava in perfetto mimetismo, pochi, possenti, colpi di pinna e si dilegua nel blu.
Ritorni a riva e ti lasci cadere sulla spiaggia, mentre riposi, crogiolandoti nel sole, non puoi fare a
meno di progettare la prossima immersione e fantasticare sulle mirabilie che il mare custodisce.
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